Tab Article
«Alphonsine Plessis cambia nome, proponendosi nell'alta società con il nome di Marie (come sua madre) e aggiungendo al cognome un du d'aspetto nobiliare, Duplessis. Il suo incedere nei locali pubblici, dove si recava con il suo amante di turno, la faceva scambiare per una patrizia e al palco di proscenio in prima fila all'Opéra o al Vaudeville si rivolgevano tutti gli sguardi del pubblico femminile e maschile: le donne per ammirare le sue toelette raffinate ed eleganti, impreziosite da favolosi gioielli; gli uomini per apprezzare l'aura di femminilità che emanava da quella figura sottile e da quel viso, che conservava espressioni di virginale innocenza, al cui fascino era arduo sottrarsi. Marie della ricchezza, di cui poteva disporre, importava soprattutto l'eleganza: voleva coprire il suo corpo con abiti raffinati, ma non mai vistosi, perché riteneva che quelle vesti potessero proteggere i segreti della sua anima, mentre le sue membra trasgredivano l'ordine morale. Desiderava, e lo aveva desiderato fin dalla sua fanciullezza a Nonant, di incontrare l'amore, un amore serio, a cui potesse affidarsi e con cui avrebbe realizzato una vita serena...»